
Idrope cocleare secondaria
L’idrope cocleare secondaria è un evento patologico conseguente ad insulti esterni, capaci di indurre una condizione clinica comparabile all’idrope cocleare idiopatica, capace di indurre la sindrome di ménière, o sindromi e varianti che possiamo definire menieriformi in genere.
L’idrope cocleare, ricordiamo, insorge per un aumento della endolinfa che va ad esercitare una forza pressoria abnorme sulla membrana di reissner, che separa nella coclea il dotto cocleare ed il dotto vestibolare, e sulla membrana basilare con ripercussione sulle stereo ciglia. In pratica può essere definita come la distensione patologica degli spazi endolinfatici dell’orecchio interno.
L’idrope cocleare secondaria è scientificamente dimostrato come sia presente in pazienti con forme di acufene, apparentemente idiopatico, gravi o addirittura invalidanti.
Tra gli eventi secondari che possono essere responsabili di tale condizione, spiccano gli interventi chirurgici, ed in particolare la stapedectomia nella chirurgia dell’otosclerosi e la chirurgia del sacco endolinfatico. Anche la chirurgia dell’impianto cocleare è dotata di un minimo rischio nella induzione una idrope cocleare secondaria.
In questo ambito vanno considerati neurinomi/meningiomi (in particolare dell’acustico), traumi acustici e meccanici, la ototossicità da farmaci, patologie vascolari sistemiche e non, processi flogistici/infettivi non solo dell’apparato uditivo, ma anche sistemici.
Nell’ambito fisiopatologico non sembra essere coinvolto solo il meccanismo metabolico diretto dell’endolinfa, ma ci sono condizioni patologiche che sembrano alterare il liquido i valori pressori del liquido cerebrospinale. Quest’ultimo è in diretta continuità con la perilinfa, per cui verrebbe ad alterare secondariamente l’omeostasi endolinfatica/perilinfatica.
Un aspetto importante è quello del danno da rumore cronico, come quello espletato in ambiente lavorativo. Esso sembra indurre più, od oltre, che un danno diretto cocleare, un danno od una serie di danni da stress metabolico sul labirinto membranoso ad esso conseguenti.
Tra i processi infiammatori sistemici inducenti idrope cocleare secondaria, una certa compartecipazione sembrano averla le patologie reumatiche od autoimmuni in genere.
Un capitolo importante della ricerca scientifica, sul quale vogliamo soffermarci, è l’idrope cocleare secondaria a trauma cranico, ove per trauma cranico non si vuol intendere esclusivamente una forma estremamente grave, ma anche, se non soprattutto, i traumi cranici di apparente lieve-media entità o, se vogliamo, possiamo indicare tali eventi come microtraumi. Un esempio caratteristico di tali condizioni riguarda l’ambito sportivo, ed in particolare gli sport di squadra, anche se non solo, dove vi è una continuità microtraumatica apparentemente irrilevante, e che ci piace arbitrariamente definire come microtraumi “fantasma”. Un esempio estremamente semplice da comprendere e comunicare può essere il calcio, ove tra colpi di testa e contatti questi eventi si susseguono quotidianamente e ripetutamente non solo in gara ma anche durante gli allenamenti normalmente svolti e previsti. Tali microtraumi ripetuti possono indurre idrope cocleare secondaria con ripercussioni sulla funzione uditiva e dell’equilibrio e di riflesso sulla efficacia della attività agonistica. In tal campo di fondamentale importanza risulta la riabilitazione vestibolare nell’atleta. Ma questo riportato è solo uno dei tanti possibili casi ed esempi.