PPPD (Dizziness Posturale Percettivo Persistente)
Nel 2017 la Barany Society ratificò la condizione clinica vestibolare che indichiamo come PPPD, ovvero dizziness posturale percettivo persistente. Essa è una patologia vestibolare sulla quale possono influire condizioni psicologiche o malattie psichiatriche. Quindi il concetto fondamentale che deve passare è che è patologia vestibolare, e non patologia della psiche. Di solito è innescata da una patologia vestibolare non trattata o identificata. La PPPD va considerata condizione clinica cronica o cronicizzante, caratterizzata dalla instabilità costante o ad andamento fluttuante con tendenziale e progressivo peggioramento della sintomatologia in questione. Sembra avere maggiore incidenza nel sesso femminile, soprattutto tra i 30 ed i 50 anni. Sembra rappresentare fino al 20 % di tutte le patologie di natura vestibolare.
La PPPD è un disturbo riconosciuto dalla OMS e codificato nell’ ICD 11.
CRITERI DIAGNOSTICI DELLA PPPD (BARANY SOCIETY-2017)
A-Presenza di vertigine od instabilità per la maggior parte dei giorni in un arco di tempo minimo di 3 mesi.
A-1 Sintomatologia presente per tempo prolungato a gravità di espressione fluttuante e variabile nell’arco della stessa giornata.
A-2 Sintomatologia non necessariamente presente per tutta la giornata.
B-Sintomatologia presente senza che sia indotta da fattori scatenanti ma esacerbata da alcuni fattori:
1-Postura eretta.
2-Movimento attivo e/o passivo.
3-Esposizione a stimoli visivi in movimento o percezione visiva di ambienti complessi.
C-Sintomatologia aggravata da sindromi vestibolari sia acute che croniche, isolate o ricorrenti, o da altre patologie internisti che o neurologiche, o da ansia o fattori stressanti. Quando il fattore evocante è di natura cronica, la condizione clinica è sottoposta a rapido e progressivo peggioramento.
Tra questi fattori, che possiamo definire precipitanti, spiccano emicrania vestibolare, vppb, meniere, attacchi di panico, ma anche i traumi cranici.
D-La PPPD induce stress ed invalidità.
E-Sintomatologia non esplicata da altra patologia, sindrome o disturbo.
Si possono riconoscere comunque tre forme di PPPD (cit. La dizziness posturale percettiva persistente-Mandala-Nuti.)
1-FORMA PSICOGENA-Attivata spesso da disturbi tipo attacchi di panico con residuale sensazione di instabilità e stordimento.)
2-FORMA OTOGENICA (O SECONDARIA)-Indotta da patologie vestibolari.
3-FORMA INTERMITTENTE-Indotta da patologie vestibolari in pazienti già affetti da stato ansioso.
Il paziente affetto da PPPD riferisce come una sensazione tipo “mal di mare”, senso di svuotamento, dondolamento, ondeggiamento, con incapacità cronica al mantenimento dell’equilibrio e della stabilità posturale in genere da fermo, spesso peggiorativa nella deambulazione. Frequentemente lo stato ansioso del paziente è indotto dalla PPPD, per l’instaurarsi della paura di cadere o di avere la vertigine. Come funziona la PPPD? In pratica bisogna ricordare che il sistema dell’equilibrio in particolare è frutto della integrazione di una serie di feedback tra labirinto, sistema visivo e riflesso vestibolo oculomotore, propriocezione e riflesso vestibolo spinale. Pur essendo una condizione vestibolare, è fortemente favorita nella sua insorgenza da uno stato emotivo fragile od ansioso in genere, favorito da una carenza di attività serotoninergica nel paziente interessato.
La PPPD può conseguire a patologie come Meniere, Sindromi menieriformi, deficit vestibolare acuto, emicrania vestibolare, traumi cranici, VPPB trattate con ritardo, patologie neurodegenerative del snc, più raramente da attacchi di panico.
La sintomatologia della PPPD spesso peggiora:
In seguito a stimoli luminosi/visivi in genere
(Esposizione a luci intermittenti od intense, tra cui anche la stessa osservazione della luce solare o stimoli luminosi festivi o da discoteca.)
Osservando oggetti od una prospettiva in movimento
(Ad esempio, il movimento delle onde del mare in molti casi vi è cinetosi, ovvero l’incapacità di reggere il transito in macchina, soprattutto per viaggi medio-lunghi, situazione in cui il paziente oltre ad instabilità, può manifestare iperemesi fino a simulare veri e propri attacchi di panico.)
Osservando uno schermo
(Pc, videogiochi, tv, cinema. In alcuni casi anche la lettura può essere un problema, condizione che viene spesso scambiata erroneamente per un problema di capacità visiva.)
Sostare o transitare per luoghi affollati o ambienti troppo ampi od aperti
(Esempio classico il paziente che percepisce instabilità, o dizziness che dir si voglia, o vertigine e disorientamento spaziale e talora temporale entrando in un supermercato, o in una piazza in festa, tra la folla.)
Quali esami effettuare nella PPPD?
Indispensabili gli esami vestibolari che vanno dalla Videoculonistagmoscopia, al Vhit, al Fhit, alla stabilometria ed ai vemps, oltre ovviamente ad una valida audiometria, che ci potranno consentire di identificare la eventuale patologia vestibolare che ne ha indotto la insorgenza. Senza una visita vestibolare complessa e completa si continuerà sempre a navigare a vista senza identificare il vero approdo diagnostico.
Il paziente affetto da PPPD oltre a subire tutti i sintomi della patologia responsabile di tale complicanza, ha una qualità di vita estremamente ridotta, per cui la competenza vestibolare è veramente fondamentale.
L’approccio terapeutico è da suddividersi in due passaggi:
1-Terapia della patologia vestibolare di base che ha portato alla PPPD.
2-Riabilitazione vestibolare mirata direttamente alla PPPD.
In alcuni pazienti è necessario un supporto psicologia, comunque imprescindibile dai due suddetti ed esposti punti cardine terapeutici propri della vestibologia.