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Funzionamento dei riflessi vestibolari VOR – VRS – OPK

Funzionamento dei riflessi vestibolari VOR – VRS – OPK

Il VOR è il riflesso oculare che stabilizza le immagini sulla retina durante i movimenti della testa producendo un movimento degli occhi in direzione opposta, in questo modo l’immagine fissata rimane nella fovea, punto in cui c’è la massima risoluzione visiva, consentendo una visione dell’ambiente circostante anche durante i movimenti della testa. La sua valutazione è un punto cardine in vestibologia.
La sua mancanza o la sua disfunzione determinerebbe una percezione visiva sfuocata, tipo una fotografia mossa.

Cosa succede per il VOR?
Bisogna considerare sia le condizioni statiche che quelle dinamiche.
In una condizione statica di ortostatismo si determina una simultanea e paritaria scarica funzionale dei due labirinti, per cui i bulbi oculari restano fissi ed in asse centralmente. In condizione dinamica, e quindi ai movimenti della testa, l’endolinfa del canale semicircolare si muove inducendo una deflessione della cupola, con la membrana otoconiale che subisce uno spostamento/scivolamento rispetto alle ciglia sottostanti, verso le macule utricolari e sacculari.
Si determina così un gioco funzionale eccitatorio/inibitorio delle attività dei recettori ampollari e maculari. Tali inputs generati giungono ai nuclei oculomotori III IV e VI, tramite i nuclei vestibolari. In questo modo insorge un lento movimento fasico degli occhi che porta a stabilizzare le immagini sulla retina durante il movimento della testa.  La sua azione è coadiuvata dal RIFLESSO OPTO-CINETICO (OPK).

In sintesi il VOR è attivato dalla stimolazione dalla stimolazione dei recettori ampollari ed otolitici sensibili, rispettivamente, alle accelerazioni angolari e rettolineari impresse alla testa. L’ OPK è evocato dallo scivolamento dell’immagine sulla retina dovuto al movimento della testa o della scena circostante. La loro azione sinergica di inibizione/eccitazione determina la stabilizzazione dell’immagine visiva.

Il VOR è strettamente regolato da alcune leggi.

LEGGI DI EWALD

PRIMA LEGGE DI EWALD

Il movimento dei bulbi oculari (fase lenta) si realizza nella direzione della corrente endolinfatica

SECONDA LEGGE DI EWALD

Nel canale semicircolare laterale la corrente utriculipeta è eccitatoria e provoca reazioni motorie riflesse maggiori della corrente utriculifuga, che è inibitoria.

TERZA LEGGE DI EWALD

Nei canali semicircolari verticali (posteriore e superiore) la corrente utriculifuga è eccitatoria e provoca reazioni motorie riflesse di maggior ampiezza rispetto alla utriculipeta che è inibitoria.

LEGGE DI FLEURENS

Il movimento dei bulbi oculari si realizza sullo stesso piano del Canale Semicircolare stimolato.

I Canali Semicircolari Laterali sono posizionati su un piano che forma un angolo aperto in avanti di circa 30°. La rotazione del capo sul piano orizzontale determina una corrente endolinfatica ampullipeta eccitatoria nel CSL verso il quale avviene la rotazione e una corrente endolinfatica ampullifuga inibitoria nel CSL contro laterale.

Il movimento della testa sul piano sagittale induce una corrente endolinfatica ampullifuga e quindi eccitatoria nei due Canali Semicircolari Anteriori e contemporaneamente una corrente endolinfatica ampullipeta e quindi inibitoria nei due Canali Semicircolari Posteriori.

In caso di movimento di estensione della testa si determina l’attivazione dei due Canali Semicircolari Posteriori e la contemporanea inibizione dei due Canali Semicircolari Anteriori.

Il movimento della testa sul piano frontale determina una risposta oculomotoria dinamica alla esecuzione del movimento, ed in seguito la insorgenza di una risposta oculomotoria statica che sovviene al mantenimento della posizione raggiunta, data dalla macula dell’utricolo.   Inclinando la testa a sinistra, l’occhio destro andrà più in alto ed il sinistro si porterà più in basso. La stessa inclinazione della testa consente ai globi oculari di avere una rotazione antioraria consensuale al movimento della testa. Il movimento determina una corrente endolinfatica ampullifuga eccitatoria nei due Canali semicircolari verticali di sinistra.

L’ OPK è riflesso caratterizzato da un movimento ondulatorio dei bulbi oculari che insorge ogni volta che si fissano degli oggetti che presentano un rapido movimento regolare (esempio osservare il paesaggio dal finestrino di un treno) e si compone di una fase rapida ed una fase lenta. In pratica è innescato dalle traslazioni del campo visivo sulla retina.

I RIFLESSI VESTIBOLO SPINALI permettono postura e andatura in quanto stabilizza il corpo quando si muove la testa. Induce attivazione i muscoli estensori del collo, del tronco e degli arti inferiori ed i muscoli flessori degli arti superiori al fine di prevenire la naturale tendenza del nostro corpo alla caduta sotto l’azione della forza di gravità.

In questo ambito possiamo includere il RIFLESSO VESTIBOLO COLLICO che modula la muscolatura del collo per stabilizzare la posizione della testa durante il cammino. Stabilizza i movimenti del capo generando un comando che muove la testa nella direzione opposta del movimento nello spazio della testa. Attivano la muscolatura del collo di un lato e disattivano la muscolatura del controlaterale.

Il RIFLESSO VESTIBOLO SPINALE (VRS) 

Il riflesso vestibolo spinale mantiene l’allineamento verticale del tronco e quando la testa si piega in una direzione permette al corpo di allungarsi in un lato e accorciarsi nell’altro ovvero compensa attraverso aggiustamenti posturali il movimento della testa.