Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (VPPB)
La vertigine parossistica posizionale benigna è la più frequente causa di sintomatologia vertiginosa, le cui crisi variano da pochi secondi ad alcuni minuti, e sono strettamente dipendenti dalla posizione della testa. Infatti a seconda di tale posizione si ha l’insorgenza della crisi vertiginosa, che caratteristicamente si può definire come intensa, se non violenta, breve e parossistica.
La VPPB è dovuta al distacco degli otoliti che si pongono nei canali semicircolari (posteriore, laterale o anteriore/superiore) del labirinto, per cui varierà a seconda del canale interessato, il quale a sua volta sarà stimolato a seconda della posizione assunta della testa. Le crisi vertiginose possono anche essere descritte o definite come ripetitive nella fase attiva . A tale fase attiva va descritta una fase inattiva caratterizzata da intervalli silenti di durata variabile seguiti da recidiva della condizione.
Il rapporto tra sesso femminile e maschile mostra una prevalenza nel primo in un rapporto varabile, spesso però indicato come 2:1. L’età in cui vi è un picco di incidenza è quella posta tra i 50 ed i 60 anni, anche se non è assente nelle altre fasce di età, per quanto comunque decisamente più rara dalla infanzia alla età adolescenziale.
Cause della VPPB possono essere varie, come vascolare, virale, post-traumatica, post chirurgia otologica, ma certamente più frequentemente è possibile parlare di causa idiopatica. Un certo rilievo sembra assumere, secondo recenti studi, il deficit di vitamina d3.
Nel caso dell VPPB è bene distinguere TEORIA DELLA CUPOLOLITIASI e TEORIA DELLA CANALOLITIASI.
- TEORIA DELLA CUPOLOLITIASI
Migrazione di detriti otoconiali della macula utricolare alla cupola del canale semicircolare, la quale subirebbe alterazioni gravitazionali dalla adesione di tali detriti su di essa. (Schucknecht-1969)
- TEORIA DELLA CANALOLITIASI
Migrazione di detriti otoconiali o particelle ad elevata densità (ad esempio globuli bianchi o coaguli) che vanno a distribuirsi e disperdersi nel canale semicircolare, liberi di spostarsi lungo tutto il canale fino a depositarsi nella sua posizione più declive in seguito ai movimenti della testa.
Il canale semicircolare posteriore sembra essere quello più spesso interessato, il meno frequente è quello del canale semicircolare anteriore, il tutto sembra giustificato dalla posizione dei canali a seconda della loro disposizione gravitazionale. Infatti il canale semicircolare anteriore è posto in posizione più craniale rispetto al labirinto, e ciò rende più remota la possibilità che gli otoliti vi penetrino, e vista la posizione è più semplice la loro fuoriuscita spontanea.