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VPPB del Canale Semicircolare Anteriore (CSA)

VPPB del Canale Semicircolare Anteriore (CSA)

La VPPB del CSA in genere si presenta in videoculonistagmoscopia con un nistagmo posizionale battente verso il basso con rotazione verso il lato colpito, ove si può associare, evenienza in realtà non frequentissima, una componente torsionale anch’essa diretta verso il lato patologico. E spesso è proprio tale componente torsionale a permettere una più chiara identificazione del lato interessato. Il nistagmo del CSA è da ricercare soprattutto tramite videoculonistagmoscopia con la Manovra di Dix-Hallpike ed in Posizione di Rose. Il nistagmo nella canalolitiasi del CSA presenta una latenza media di 2 secondi, quindi minore rispetto a quella del canale semicircolare posteriore, ed una durata variabile da pochi secondi ad oltre un sessanta-novanta secondi, ed il suo parossismo può non essere particolarmente marcato per il suo iniziale andamento crescente breve ed il lento decremento, con faticabilità non costante.

Il riposizionamento dell’otolito del CSA si può effettuare con varie manovre, ed in particolare sono utili:

  • Manovra di Epley invertita
  • Manovra di Kim
  • Manovra di Rahko
  • Manovra di Semont modificata

Nella Manovra di Epley invertita (che è quella più praticata presso il Vestibology medical) il paziente assume la posizione di Dix-Hallpike sul lato sano, mentre nel caso del CSP viene posto sul lato affetto, e si ruota la sua testa molto lentamente verso il lato patologico. Una volta raggiunta la posizione di Dix-Hallpike contro laterale, si ruota il paziente sul fianco omolaterale al lato colpito, con ulteriore rotazione di 90° verso il basso della sua testa. Il paziente resta in tale posizione per più di qualche secondo per poi essere riportato in posizione seduta così da favorire il deflusso dei detriti al di fuori del CSA.

Le altre manovre prevedono:

MANOVRA DI KIM

  • Vera e propria variante della Epley invertita prevede i seguenti passaggi:
  • paziente posto seduto sul lettino
  • ruota la testa di 45° verso il lato sano
  • paziente portato in posizione di Dix-Hallpike che è tenuta per 2 minuti almeno
  • si pone la testa del paziente in posizione supina mantenendo rotazione verso il lato affetto di 45°
  • mantenimento di tale posizione per almeno un minuto
  • riposizionamento da seduto del paziente con il mento piegato verso il petto

 

MANOVRA DI RAHKO

  • Paziente posizionato sul lato sano
  • Segue rotazione della testa verso il basso di circa 45°
  • In seguito testa riportata in asse con il corpo per poi essere ruotata di circa 45° verso l’alto e mantenimento di tale posizione per non meno di 30 secondi
  • Paziente riposto in posizione seduta da tenere almeno 3 minuti

 

MANOVRA DI SEMONT MODIFICATA

I detriti otoconiali possono indurre un nistagmo spontaneo nella VPPB del CSA. In tal caso si pone il paziente in posizione di Dix Hallpike per giungere alla inversione del nistagmo spontaneo. Prima della fine del nistagmo, il paziente, mantenendo la iperestensione del capo, si riposiziona seduta. Al raggiungimento della posizione seduta, si riporta la testa in verticale, ovvero in allineamento al tronco.

 

MANOVRA DI VANNUCCHI

A paziente seduto sul lettino, si ruota la sua testa di circa 45° verso il lato patologico e lo si porta giù verso il lato affetto, tenendo la posizione per almeno 2 minuti. Dopo questo arco di tempo si porta il paziente sull’altro lato, così da effettuare un movimento opposto di circa 180° senza che la posizione del capo subisca variazioni. Questo movimento deve essere effettuato lentamente. Si tiene il paziente in questa posizione per altri 2 minuti circa. Poi viene riportato in posizione seduta verticalizzando la rotazione della testa.

 

MANOVRA DI YACOVINO

Si pone il paziente sul lettino e lo si porta in modo repentino con la testa fuori dallo stesso con la testa inclinata e penzolante. Lo si tiene in questa posizione per circa 30-40 secondi. In seguito gli si solleva la testa cosi che questa vada quasi a toccare il torace con il mento tenendo la posizione più o meno per lo stesso tempo precedente. Tenendo la testa sempre piegata in avanti, con una inclinazione anche minore rispetto alla precedente, si riporta il paziente in posizione seduta con le gambe distese lungo il lettino. Alla scomparsa del nistagmo rilevato durante tutta la esecuzione di questa manovra, si risolleva la testa allineandola al tronco. In caso necessitasse, la manovra può essere ripetuta.