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VPPB del Canale Semicircolare Posteriore (CSP)

VPPB del Canale Semicircolare Posteriore (CSP)

Crisi vertiginose rotatorie di breve durata, posizionali in quanto associate a determinati movimenti della testa. Il paziente tipico è colui che si sveglia al mattino o nella notte con insorgenza di vertigine, magari quando si alza al risveglio o si gira durante il sonno notturno.

L’insorgenza è improvvisa e brusca e spesso dura meno di un minuto, con scomparsa alla assunzione di una posizione della testa differente. È definita parossistica per l’andamento parallelo tra sintomatologia e nistagmo osservato in videoculonistagmoscopia. Infatti nistagmo e sintomo vertiginoso aumentano man mano che si assume la posizione incriminata fino a raggiungere un apice di espressione che si tiene per alcuni secondi per poi rapidamente decrementare. Il nistagmo è generalmente evocato tramite le Manovre diagnostica di Semont e di posizionamento di Dix-Hallpike.

La MANOVRA DI POSIZIONAMENTO DI DIX HALLPIKE si pone il paziente seduto su un lettino, dopodiché si ruota la sua testa d 45° verso un lato e portato giù supino con testa posta in per estensione. Se il lato esaminato è quello affetto da litiasi del CSP, in seguito a latenza variabile da pochi a 15/20 secondi, compare il nistagmo tipico della condizione. In seguito si riposta in posizione seduta con possibile comparsa di inversione del precedente nistagmo.

La MANOVRA DIAGNOSTICA DI SEMONT prevede che il paziente posto sul lettino, sia portato su un lato con la testa ruotata di circa 45° contro lateralmente.

La VPPB del CSP prevede due forme, ovvero la FORMA GEOTROPA e la FORMA APOGEOTROPA.

In pratica nella Forma Apogeotropa il nistagmo è indotto da qualsiasi movimento sui piani di entrambi i CSP, ha una intensità decisamente più ridotta ed il suo parossismo è meno evidente, a differenza della Forma Geotropa in cui il nistagmo è scatenato dal posizionamento sul lato patologico ed il parossismo è decisamente più evidente.

Il nistagmo, che si consiglia osservare sempre in videoculonistagmoscopia, nella FORMA GEOTROPA si presenta come:

  • DISSOCIATO perché le due fasi, Rapida e Lenta, battono in direzione diversa nei due occhi, ovvero prevalentemente rotatorio nel lato patologico e prevalentemente verticale nel contro laterale.
  • GEOTROPO ovvero batte in direzione gravitazionale nei posizionamenti inducenti lo stesso nistagmo
  • DURATA BREVE, in genere al massimo un minuto
  • PAROSSISTICO in quanto rapidamente aumenta fino ad un apice o plateau che mantiene per un tempo variabile fino decrescere lentamente ed esaurirsi.
  • INVERSIONE al riposizionamento da seduto del paziente, ove si può presentare come battente verso il basso (ovvero down beat nystagmus)
  • FATICABILITA alla ripetizione dei posizionamenti evocanti.

Nella FORMA APOGEOTROPA   si possono indicare le seguenti caratteristiche del nistagmo:

DISSOCIATO perché rotatorio dal lato interessato e verticale nel contro laterale, con torsione oraria in fase rapida nel CSP destro ed antioraria nel CSP sinistro, e fase lineare prevalentemente verticale in entrambi gli occhi.

PREVALENTEMENTE APOGEOTROPO per le sue caratteristiche down beating

DURATA PROLUNGATA fino a sembrare privo di esaurimento

SIMIL PAROSSISTICO vista anche la lenta riduzione della intensità7

ASSENZA DI INVERSIONE alla riassunzione della posizione seduta da parte del paziente, e più probabile prolungamento di down beating

RIDOTTA FATICABILITA’, a volte assente, anche e soprattutto alla ripetizione dei posizionamenti, con sintomatologia vertiginosa decisamente meno intensa rispetto alla forma geotropa, e più marcata presenza di instabilità/dizziness

Nella VPPB del CSP le manovre liberatorie principali sono EPLEY e SEMONT.

 

MANOVRA DI EPLEY

Manovra terapeutica volta alla liberazione meccanica del CSP dai detriti otolitiasici.

Si pone il paziente seduto sul lettino con le gambe poste a penzoloni. Lo si porta in posizione di Dix-Hallpike ruotando la testa verso il lato evocante la vertigine tenendo la posizione per un arco di tempo variabile tra i 2 e poco più di 3 minuti, ovvero il tempo della durata del nistagmo, a sua volta corrispondente allo scivolamento dei detriti lungo il canale. Terminata questa fase, si ruota lentamente ma con movimento continuo, privo di soste nel movimento, verso il lato reputato sano. La rotazione deve portare a ruotare il paziente al punto da avere la testa con il viso rivolto verso il pavimento. Si tiene questa posizione per altri 2-3 minuti per poi riportare il paziente in posizione seduta. Se alla assunzione della posizione con testa ruotata verso il lato sano, o al riposizionamento seduto del paziente, compare un nistagmo con le stesse caratteristiche di quello insorto al posizionamento sul lato patologico, si ha la indicazione del buon risultato ottenuto dalla manovra.

 

MANOVRA DI SEMONT

Il paziente è posto seduto sul lettino con le gambe a penzoloni. Gli si ruota la testa di circa 45° verso il lato sano e lo si sposta con il tronco sul lato patologico assumendo una posizione praticamente supina. In tal caso compare il nistagmo, e la posizione va tenuta per almeno un minuto. In seguito, senza cambiare la rotazione angolare del capo, in maniera rapida e soprattutto ininterrotta, lo si porta contro lateralmente. La comparsa di nistagmo in questa posizione è indice della buona riuscita della manovra. Il paziente tiene questa posizione per almeno un minuto, per essere riportato in posizione seduta, sempre senza cambiare la posizione ruotata della testa.